“Buon divertimento al fronte, oggi”. Un saluto fatto con le migliori intenzioni dal titolare di Les Cabanes d’Ostende, che però nella travagliata storia delle Fiandre occidentali può essere pronunciato senza sarcasmo solo di recente. Per quanto la nostra giornata in bici sia breve, oggi, i contrasti sono forti.
Dalla costa alle trincee. Da nuovissime casette modulari in materiali riciclati, dotate di ogni comfort e a zero impatto climatico, verso un classico bed & breakfast rustico alla periferia di una sonnolenta cittadina. E nel mezzo un susseguirsi di contrasti. Nessun’altra costa al mondo alterna bello e brutto in maniera così estrema come quella belga. Spiagge color oro, così vaste e piatte da poter essere percorse con le nostre bici, si alternano a giganteschi edifici in cemento che dominano la costa in questa zona. Il susseguirsi di appartamenti sembra formare un’unica barriera antivento per il territorio alle spalle. Le dune tra le diverse località costiere lasciano intravedere come era qui il paesaggio un tempo, prima che l’irrefrenabile smania di offrire uno scorcio di mare in prima fila a quante più persone possibile prendesse il sopravvento.
Immersi nel sole del mattino, copriamo in tutta tranquillità i quindici chilometri del boulevard che ci conduce attraverso Middelkerke e Westende. Se di una cosa siamo certi riguardo questo viaggio, è che non rivedremo più il mare. Sul traghetto pedonale nei pressi di Nieuwpoort aspiro un’ultima, profonda boccata di aria salmastra, prima di continuare verso l’interno.
Lungo una vecchia linea ferroviaria in direzione IJzer, le cicatrici della Grande Guerra si fanno sempre più visibili. La tregua di Natale del 1914, opera d’arte di William Livermore in cui un soldato inglese, uno francese e uno tedesco brinderanno insieme per l’eternità. Superiamo diversi cimiteri militari, le tombe bianche risplendono placide alla luce del sole. La Fossa della morte verso Diksmuide ispira soggezione anche solo costeggiandola. Il punto di arrivo di oggi è così evidente che non servono neanche le indicazioni stradali degli itinerari iconici. La IJzertoren è visibile a chilometri di distanza. Il monumento alla pace più famoso del Belgio si erge come un faro nel panorama piatto e deserto.